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domenica 24 febbraio 2008

IO SONO MOLTO LEGGENDA

scusa ma ti chiamo amore parodia




Napoli, scusa.

Napoli, scusa.

24 Febbraio 2008

Napoli, scusa.

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Ieri sera a Napoli ho chiesto scusa a tutti i Campani.

"Scusa. Sono qui per chiedervi scusa a nome di tutti gli italiani.
Nel 1861 siete stati annessi dai piemontesi con una guerra di occupazione. Napoli era una delle capitali di Europa. Con Vittorio Emanuele II è diventata la capitale dell'emigrazione. I Savoia si sono portati via la cassa del Regno e vi hanno mandato il generale Cialdini. Decine di migliaia di campani sono stati massacrati. Prima dei piemontesi erano sudditi del Regno delle Due Sicilie. La mattina dopo erano briganti. La tecnica è sempre la stessa: prima ti infangano, poi ti ammazzano o ti manganellano. Napoli è la capitale mondiale della spazzatura. Sporca, schifosa. E' su Newsweek, sul Time, su Le Monde. Siete dei benefattori. Smaltite i rifiuti tossici da tutto il mondo, e soprattutto, dalle imprese del Nord Italia. Avvelenare la Campania gli costa meno che smaltire le scorie nocive. Chi ci guadagna? Il prodotto interno lordo!
Dopo l'unificazione con l'Italia non siete più un popolo, siete lazzaroni, camorristi, feccia, cafoni. Voi che avete avuto Cuma e Capua migliaia di anni fa. La civiltà greca, quella etrusca, quella romana. Oggi siete prigionieri in casa vostra. Non sapete neppure più chi siete. Vi chiedo scusa per la Camorra, per Bassolino, per Veltroni, per Berlusconi, per la Iervolino, per Cirino Pomicino. Vi chiedo scusa per Mussolini, per il fascismo, per due guerre mondiali, per le leggi razziali, per le navi piene di emigranti. Scusa per aver ridotto una delle più belle città del mondo a uno spot pubblicitario della monnezza.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura...

Dall'altra parte dell'Adriatico un piccolo Stato è appena diventato indipendente. E' il Kosovo, ha due milioni di abitanti. Voi siete sei milioni in Campania e chissà quanti milioni in giro per il mondo. Avete una storia millenaria. Lo Stato Italiano vi ha ridotto a un letamaio. Diventate kosovari. Fate un referendum per diventare indipendenti. Io appoggerò la vostra campagna. Proponete un plebiscito per il ritorno dei Borboni. Peggio di così non potete essere governati. Vi hanno tolto anche la parola. La lingua napoletana è stata riconosciuta dall'UNESCO, ma non dalle scuole italiane. La mozzarella di bufala non la mangia più nessuno. Hanno paura che sia radioattiva. La vostra agricoltura è in ginocchio. Dovete esportare i pomodori di nascosto. Stampare sulle scatole di conserva: "made in China" per contrabbandarle in Europa. Il Governatore del Veneto ha lanciato una campagna pubblicitaria in Germania. Per spiegare a tutti i tedeschi che il Veneto è diverso dalla Campania. Caorle è meglio di Ischia e di Capri. La civiltà si ferma sul Piave: una volta mormorava, adesso vomita il sindaco Gentilini.
La Campania è un laboratorio politico. Quello che succede qui succederà in tutta Italia. La distanza tra i cittadini e le istituzioni da voi non c'è più, hanno introdotto il manganello consapevole. Quello che colpisce a ragion veduta le donne e i vecchi con le braccia alzate a Pianura e a Savignano Irpino. Il manganello quasi consapevole del G8 di Genova, della Val di Susa, da voi si è evoluto, ha trovato una rappresentazione matura, più democratica.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura…

Scusa. Voglio chiedervi scusa per l'inceneritore di Acerra. Per l'Impregilo. Per i vostri politici scelti dai partiti nazionali. Per Veronesi che è capolista di Veltroni in Lombardia e ha tre anni in più di De Mita. Per Prodi che vuole regalarvi tre nuovi inceneritori. In Lombardia ci sono decine di inceneritori, le strade sono pulite, ma c'è una diffusione di tumori da far paura. Vi chiedo scusa per le malattie dovute ai rifiuti radioattivi sepolti nelle vostre terre senza che nessuna autorità abbia mosso un dito in vent'anni. Vi chiedo scusa per la diossina e le nanoparticelle da incenerimento che respirerete insieme al cancro. Quante autorità avete pagato con le vostre tasse? Magistrati, ASL, amministratori pubblici, Regione, Province, Comuni, Comunità Montane, Polizia, Carabinieri, Guardie Forestali, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Nettezza Urbana, deputati, senatori. Tutti nostri dipendenti. Quante migliaia di persone sono state stipendiate per salvarvi da questo disastro? Perché ci fosse Giustizia, per evitare questa Chernobyl della spazzatura? A cosa servono? Perché sono lì?
Il mondo guarda Napoli. Siete a un punto di non ritorno. Napoli è all'anno zero. Come Berlino nel 1945 dopo i bombardamenti. E' un'occasione storica, unica per ripartire. Per una Rinascita Campana. Riprendete in mano il vostro passato, la vostra lingua e la vita dei vostri figli. Il vostro territorio. Se volete potete cambiare le cose. Nulla è impossibile per chi è nato qui. Quello che viene deciso a Roma non è importante, voi siete importanti. L'Italia di Beppe Grillo vi chiede scusa, l'altra Italia vi giudica e vi manganella. La Storia è passata di qui e ci tornerà presto. Però, dategli una mano.
Per un Nuovo Rinascimento.
Tenímmoce accussí: ánema e core...nun ce lassammo cchiù, manco pe' n'ora...stu desiderio 'e te mme fa paura..."

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del 17 febbraio 2008

Postato da Beppe Grillo il 24.02.08 09:15 | |

domenica 17 febbraio 2008

martedì 12 febbraio 2008

Mobilità e tabù

Mobilità e tabù


L'immagine “http://www.comune.villanovamonferrato.al.it/photos/stopauto.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

Il tabù della mobilità. Chi non si muove è contro il progresso, un antimodernista. Uno che non ha voglia di lavorare, di divertirsi, di socializzare. Mussolini ha fatto scuola, da “Chi si ferma è perduto” a “Chi non si sposta è un no global”. Sempre di fascismo si tratta. Chi ha mai detto che una persona al mattino debba spostarsi di cinquanta chilometri per lavorare? O il fine settimana fuggire dalla sua abitazione cittadina percorrendo centinaia di chilometri?
Il tabù non è messo in discussione da nessuno. Non dalla politica. Non dall’economia. Non dalle persone drogate di pubblicità di automobili. Che corrono sempre in spazi liberi, vuoti come deserti, limpidi come un cielo di primavera. Il petrolio è la vela di una barca che si distende, un liquido leggero, verde o azzurro, bello da vedere, buono da respirare.Nelle prime sedici società del mondo ci sono ben cinque società petrolifere : Exxon, Shell, BP, Total e Chevron. Insieme hanno un fatturato annuo di MILLEDUECENTO QUATTORDICI MILIARDI di dollari. Miliardi imbattibili nel creare il tabù della mobilità. Tra le prime dieci società oltre ai petrolieri, che va ricordato, rivendono un bene naturale guadagnando cifre folli, ci sono quasi solo banche e assicurazioni. Citigroup, Bank of America, America International Group, HSBC, JPMorgan, UBS. Con questo gruppo al comando abbiamo la certezza dell’estinzione del pianeta. Finché decidono loro dovremo spostarci in macchina e non in bici. Usare l’aereo e non il telelavoro. Uscire dalle città invece di viverle. E’ inutile parlare di riduzione delle emissioni, di macchine meno inquinanti. Il problema si risolve solo eliminando la mobilità ogni volta che non è necessaria. Quindi, quasi sempre. Spostarsi deve essere una scelta. Le organizzazioni devono diventare distribuite, decentrarsi sul territorio. E’ del tutto idiota portare milioni di persone nelle città quando con la Rete si può lavorare da casa o da un ufficio vicino a casa. Bisogna incominciare a odiare le macchine. Sono un feticcio, un tabù del secolo scorso.

via [beppegrillo.it]
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