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martedì 2 febbraio 2010

Arriva il "Vetro Liquido"


Lo spray invisibile, spruzzato su legno e pietra, può salvare le opere d'arte ma anche immunizzare bagni e fast food. Resiste allo sporco e crea una barriera impenetrabile contro l'usura del tempo

È invisibile, ma che potere: combatte lo sporco, i batteri, i funghi. È uno spray non tossico, una specie di "vetro liquido" che si spruzza su quasi ogni superficie e la protegge dalle ingiurie del tempo, della polvere, delle radiazioni UVA. Può essere usato negli ospedali come sui monumenti, nelle vigne e sui tessuti. Funziona da barriera e dura a lungo, anche per molti mesi: niente spese di pulizie e manutenzione, nel frattempo. È ecologico, non inquina, aiuta persino alcuni semi a crescere meglio. I tecnici non esitano a definire "miracolose" le virtù di un prodotto sviluppato da un'azienda tedesca, la Nanopool, che lavora nel campo delle nanotecnologie. Molte imprese lo stanno già sperimentando dalla Cina all'Austria, catene alberghiere e ristoranti fast food.
Rivoluzione? Forse: le potenzialità sono molto simili a quelle immaginate in un film degli anni '50 (Lo scandalo del vestito bianco, con Alec Guinness), dove un chimico inventa un tessuto che non può essere distrutto né sporcato, scoperta troppo ardita, specie per l'epoca, la minaccia è che la scienza possa cambiare i destini dell'industria e gli stessi assetti economici della società. I test sul liquido tedesco all'Institute for New Materials a Saarbrücken hanno rivelato una molteplicità di applicazioni dalle conseguenze importanti: protegge il legno dall'attacco delle termiti, i vigneti dalla formazione dei funghi, le teste dei treni ad alta velocità dall'attrito (e le poltrone e le toilette da sporcizie diverse), le borse dell'alta moda dall'usura. Resiste alle abrasioni, alle macchie, alle corrosioni, all'olio, al grasso. È un contro tutto.

Il segreto del "vetro liquido" è che forma una pellicola ultra fine sulle superfici, dello spessore di 15-30 molecole, vale a dire 500 volte più sottile di un capello umano. A questa nano-scala, ha la forza di respingere acqua, sudiciume, batteri, acidi, lasciando comunque traspirare i materiali. Viene prodotto in molte varianti per i diversi scopi. In un ospedale inglese del Lancashire, l'NHS di Southport, lo hanno usato su piani e attrezzi per un anno: puliti e immuni come fossero sterilizzati. Non servono prodotti aggiuntivi per mantenerli sani, basta dell'acqua. Lo spray, che può essere in una soluzione di acqua o alcol (a seconda degli usi), è composto per la maggior parte da puro diossido di silicio, l'elemento chimico che si trova nel quarzo, il minerale più abbondante sulla terra.

Quando batteri o altri microbi si appoggiano sulla superficie imbevuta, non vengono uccisi, ma viene loro impedito di dividersi e replicarsi. Le proprietà autopulenti della pellicola liquida potrebbero tagliare drasticamente l'uso di agenti tossici per lavare e lustrare, e di conseguenza i costi di colf e camerieri.

La catena alberghiera Kempinski sta utilizzando il prodotto nei suoi hotel, e così un McDonald's in Austria, un operatore dei trasporti inglese, una grande azienda di moda (borse e cappotti). Molti oggetti e materiali in futuro potranno uscire dalle fabbriche già pretrattati, e i detergenti sparire dai supermercati. "Diventeranno ridondanti" i detersivi secondo Neil McClelland, il project manager inglese dell'azienda. Non solo nelle case, uffici, scuole. Spruzzato all'esterno, sulla pietra, il liquido salva palazzi e monumenti dai danni. Scienziati turchi lo hanno spalmato sul Mausoleo Ataturk di Ankara e sulla moschea Ilyas Bey di Mileto (XV secolo) per 18 mesi: sono diventate idrorepellenti e i colori sono rimasti intatti. In Gran Bretagna stanno pensando di coprire con il liquido i memoriali e altri edifici storici. Perché tra le altre cose questo spray è contro gli altri: quelli dei graffitari.  

via | repubblica.it

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