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giovedì 4 marzo 2010

Nuovi orizzonti dei social network: la compravendita dei gruppi di Facebook


Per un motivo o per un altro, i gruppi di Facebook sono sempre sulla cresta dell’onda, quando si tratta di denigrare i social network. Quando proprio va bene, cambiano nome per sfruttare il loro database di contatti a fini di propaganda politica. Quando va davvero male, se la prendono coi bambini malati. Sono fonte di spam, di noie, di distrazione.
Un post comparso su AlVerde.net si pone il problema della vendita di questi gruppi - o di parte di essi - una volta raggiunti numeri da successo: qualche decina di migliaia di iscritti, nella maggior parte dei casi. Le ipotesi principali che avanza il post sono due: o cedere in toto l’amministrazione del gruppo, oppure contrattare per dei messaggi pubblicitari da inviare via messaggio privato ai vari membri. Spam puro, ma in qualche modo autorizzato da Facebook, dal momento che i destinatari dei messaggi sono regolarmente iscritti al gruppo in questione (fino alla ricezione del messaggio, s’intende).
Al momento infatti non c'è traccia, all’interno del vasto regolamento di Facebook, di cenni contro queste due pratiche.


Da questo possiamo trarre diversi spunti di riflessione.
Per qualche malintenzionato potenziale, anche diversi spunti di business, oltretutto. Ma chiedersi se sia lecita la compravendita di gruppi Facebook o di spazi pubblicitari o pseudo-pubblicitari all’interno di essi, alla luce del regolamento interno di Facebook, non ha molto senso. Anche se fosse “ammessa e non concessa” da un eventuale (ormai, probabile) vuoto “legislativo” dello stesso regolamento, non si potrebbe in alcun modo giustificare la transazione agli occhi delle leggi nazionali e soprattutto del fisco. Naturalmente, questo vale se si considerano le leggi di un paese più importanti di quelle che regolano un social network.
Comunque, non è facile imbattersi nella rete di un caso di successo nella compravendita di un sito. Per ovvie ragioni. Abbondano invece i casi di spammer via gruppi sanzionati o bannati da Facebook.

[via | downloadblog.it/]

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