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domenica 9 dicembre 2007

Le indagini genetiche sono iniziate

Dal libro di Michael Crichton "Next" alla realtà, riporto una notizia comparsa anche su diversi quotidiani italiani come La Stampa:

Un nuovo sito web - GeneTree.com - vuole aiutare a rispondere alla domanda “Chi sono ?” combinando i dati del DNA con le tecnologie di information-sharing rese famose da MySpace.com, di News Corp, e YouTube, di Google. Il sito promette di dare agli utenti gli strumenti per costruire un albero genealogico che si spinga molto in là nel tempo. “GeneTree fornisce un modo divertente per interagire con gli amici e la famiglia”, dice James Lee Sorenson di GeneTree, che ha radici in una serie di società fondate dal miliardario dello Utah James LeVoy Sorenson. GeneTree vanta infatti i diritti esclusivi dell'archivio di proprietà della Sorenson Molecular Genealogy Foundation, che entro la fine dell'anno dovrebbe rappresentare circa 100.000 persone e circa 6 milioni di collegamenti ancestrali da tutto il mondo, secondo la società.


Gli utenti che vogliono farsi un'analisi genetica possono scegliere tra diversi tipi di test del DNA mitocondriale, ad un prezzo che varia da 99 a 149 dollari. Sorenson Genomics farà poi l'analisi del DNA mitocondriale che, secondo Scott Woodward, direttore della Sorenson Molecular Genealogy Foundation, offre uno sguardo profondo sulle proprie radici e i propri avi.

Queste notizie hanno sollevato un certo scalpore. Il New York Times, esaminando la rilevanza etica e morale, scrive: “Cosa accadrebbe se si sapesse di essere predestinati a morire giovani ? O di aver passato un gene cattivo ai propri figli? O, più materialmente, se una compagnia di assicurazioni potesse impiegare simili informazioni contro la clientela ?”, sono tra i primi interrogativi.


“Se le persone affrontano gli esami con la consapevolezza dei limiti che hanno e, soprattutto, prendono in considerazione i risultati con un granello di sale in testa, benissimo”, dice Angela Trepanier, presidente subentrante della National Society of Genetic Counselors, “ma occorre comunque prestare particolare attenzione a cosa sapere e cosa non sapere”. Il dott. Kari Stefansson, chief executive di deCODE Genetics, precisa: “Le informazioni fornite dall'azienda non coincidono con un test genetico. Se i clienti pensano di essere a rischio per un particolare tipo di patologia, debbono sottoporsi a un test specifico dal proprio medico”.

Jesse Reynolds, del Center for Genetics and Society, dice: “In questo modo saranno cedute importanti informazioni private. I nostri genomi e la nostra storia medica potranno influenzare molte decisioni, in campo lavorativo ad esempio, oppure in quello assicurativo, e anche in quello amoroso”.

In futuro si potrà decidere di fare una dettagliata analisi del DNA del fidanzato/a,
sopratutto se si vogliono avere figli...

[via ecplanet.com]

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